Libri
La biblioteca possiede circa 20mila libri moderni (pubblicati dopo il 1830) e quasi 25mila libri antichi (anno di pubblicazione dal 1450 al 1830).
Il patrimonio della biblioteca è suddiviso in due principali sezioni, quella di storia della medicina e quella di botanica.
La sezione di Storia della Medicina conserva il lascito originario di Vincenzo Pinali e diversi altri fondi donati da professori della Scuola medica patavina, quali ad esempio:
- Fondo Ducceschi: circa 2000 libri, opuscoli e manoscritti donati da Virgilio Ducceschi (1871-1952) fisiologo, storico della medicina e della scienza, e collezionista di libri antichi di interesse medico e scientifico. Maggiori informazioni sul Fondo Ducceschi.
- Fondo Fanzago: numerose opere rare e di pregio dalla fine del 14. secolo al 19. secolo donate dalla famiglia di Francesco Luigi Fanzago (1764-1836) patologo, medico legale e fondatore del Gabinetto patologico, noto per gli studi sulla pellagra e sull'innesto del vaiolo vaccino. Maggiori informazioni sul Fondo Fanzago.
- Fondo Malacarne: volumi dal 16. al 19. secolo donati dopo il 1888 dagli eredi di Tito Vanzetti (1809-1888), professore di Clinica chirurgica all'Università di Charkiv, nonché professore a Padova di Clinica chirurgica, Preside della Facoltà di medicina (1860-1866) e Rettore (1864). Maggiori informazioni sul Fondo Malacarne.
- Fondo De Giovanni: circa 3000 volumi, periodici ed opuscoli dal 16. ai primi anni del 20. secolo, con grande prevalenza di opere del 19. secolo di Achille De Giovanni (1838-1916), professore di Clinica medica dell'Università di Padova nel 1878, Preside della Facoltà di medicina (1885-1896), Rettore (1896-1900) dell'Università di Padova e Senatore del Regno d'Italia (1902-1916).
- Fondo Tebaldi: libri ed opuscoli dal 18. al 19. secolo di Augusto Tebaldi (1833-1895), laureato in medicina a Padova e in chirurgia a Genova, poi docente di psichiatria e medicina legale a Padova.
- Fondo Badaloni: circa 250 libri ed opuscoli dalla fine del 19. alla metà del 20. secolo, donati alla biblioteca nel 1946, di Nicola Badaloni (1854-1945), medico condotto a Trecenta in Polesine dal 1878, libero docente alle Università di Perugia e Napoli e senatore.
- Fondo Lindemann: trasferito al NAL nel 2018.
La Sezione storica di Botanica ospita i fondi e i lasciti dei prefetti che si sono susseguiti alla guida dell'Orto Botanico:
- Fondo Marsili: manoscritti, testi a stampa, incunaboli e editio princeps, raccolte di stampe illustrate, appartenute a Giovanni Marsili (1727-1795), prefetto dell'Orto Botanico dal 1760 al 1793. Maggiori informazioni sul Fondo Marsili.
- Fondo Bonato: fondo che, insieme a quello di Marsili, costituisce il nucleo iniziale della Biblioteca dell'Orto Botanico. Antonio Bonato fu prefetto dell'Orto Botanico di Padova dal 1794 al 1835.
- Fondo Saccardo: collezione libraria micologica costituita da 304 volumi monografici e 215 miscellanei appartenuta a Pier Andrea Saccardo (1867-1920), prefetto dell'Orto Botanico dal 1879 al 1915.
- Fondo della Miscellanea Forti e Trotter: composto dalla Biblioteca Algologica Forti (circa 8000 estratti riguardanti l'algologia nel secolo scorso e circa 400 volumi comprendenti le più importanti opere di algologia) e dalla Miscellanea cecidologica Trotter (circa 2000 estratti raccolti in miscellanee suddivise per autore e circa 55 opere sulle galle).
- Fondo De Visiani: il botanico e letterato Roberto De Visiani (1800-1878) alla morte lascia all’orto botanico e al museo Civico di Padova la sua biblioteca personale e archivio. La parte libraria presso l’orto è dedicata alla scienza e l’archivio raccoglie documentazione e corrispondenza per lo più di carattere accademico e professionale, oltre ad un nucleo di documenti relativi all’amministrazione dei beni di famiglia dalla metà del Settecento. Maggiori informazioni sul Fondo De Visiani.
Sono presenti poi una raccolta di più di 170 manoscritti dalla fine del secolo 14. al secolo 20, 9 incunaboli e oltre 600 cinquecentine.
La Sezione moderna di Botanica contiene libri e riviste edite dopo il 1900 ed è dedicata alla botanica, alla flora nei vari ecosistemi e zone geografiche, con riguardo particolare alla micologia. Inoltre ci si occupa delle piante in relazione al loro uso medico, alimentare, nella cultura popolare e nella tradizione. Spazio viene dato alla storia del giardinaggio e del giardino. Data l’importanza della sezione storica molte opere sono relative al libro antico, alla sua conservazione, al trattamento catalografico e alla digitalizzazione. In particolare si conservano testi sull’illustrazione scientifica e botanica.
Si chiede di comunicare preventivamente alla biblioteca quali volumi si desidera consultare, dal momento che, causa lavori di trasloco, alcuni materiali potrebbero non essere immediatamente disponibili.