Richesses de la Francophonie belge
Seminari in Meeting room e Mostra bibliografica
- https://biblio.unipd.it/biblioteche/beatopellegrino/notizie-eventi/richesses-de-la-francophonie-belge
- Richesses de la Francophonie belge
- 2025-04-14T12:00:00+02:00
- 2025-05-09T13:00:00+02:00
- Seminari in Meeting room e Mostra bibliografica
L'edizione 2025 dei seminari di francesistica di 'Richesses de la Francophonie: textes et patrimoines culturels des littératures francophones' è interamente dedicata alla letteratura del Belgio francofono. Parallelamente agli incontri in Meeting room organizzati dal DISLL, la Biblioteca Beato Pellegrino esporrà una selezione di libri sull'argomento.
La letteratura belga di lingua francese Dott.ssa Francesca Dainese
La letteratura belga di lingua francese si sviluppa in un contesto culturale unico, caratterizzato dalla convivenza tra comunità fiamminghe, vallone e germanofone. Il pluralismo linguistico ha influenzato profondamente l’evoluzione della produzione letteraria di un paese relativamente giovane, unito e autonomo solo dal 1830. Questo panorama culturale ha portato alla nascita di una narrativa che riflette le contraddizioni e le tensioni del Belgio. Un testo fondante della letteratura belga francofona è La légende d’Ulenspiegel (1867) di Charles De Coster, romanzo storico che, pur scritto in francese, rielabora la tradizione fiamminga, raccontando la resistenza delle Fiandre contro il dominio spagnolo e fondendo la leggenda medievale con toni epici e rabelaisiani. Nel XX secolo, Michel de Ghelderode affronta le lacerazioni delle guerre mondiali e le inquietudini esistenziali del secolo, mentre unisce il Teatro della Crudeltà di Artaud con la tradizione fiamminga delle maschere grottesche. Di poco più giovane, il drammaturgo di origine ebraico-polacca René Kalisky riflette sulla storia, la diaspora ebraica, il totalitarismo, nella sua forma rossa e nera, e il malessere belga, aprendo la strada al teatro politico di Jean Louvet. Il Novecento belga non si limita, tuttavia, alla sperimentazione modernista, ma si esprime anche in una narrativa più tradizionale. Georges Simenon, la cui produzione spazia dagli anni ’20 agli anni ’70, ottiene un enorme successo con i romanzi del commissario Maigret, ma la sua opera include anche romanzi psicologici (i cosiddetti romans durs) e testi autobiografici come Pedigree (1948), che rievocano la sua infanzia belga. Marguerite Yourcenar, pur essendo nata a Bruxelles, sviluppa un’opera dal respiro universale con Mémoires d’Hadrien (1951), dove riflette sul potere e la solitudine attraverso la figura dell’imperatore romano, e Feux (1936) in cui rivisita i miti classici con una scrittura lirica. Henri Michaux, invece, si distingue per un approccio introspettivo e visionario. In opere come Un barbare en Asie (1933) e Plume (1938) esplora l’inconscio e il confronto con l’alterità, tra surrealismo e influenze orientali, in una scrittura che sfida i confini della poesia e della prosa. Henry Bauchau, segnato dalle guerre mondiali, reinterpreta il mito in chiave psicoanalitica. In Œdipe sur la route (1990) o L’enfant bleu (2004), il trauma storico si intreccia con quello individuale, in una rilettura che fa rivivere l’epica classica tramite la psicologia del profondo. Nella seconda metà del Novecento, autrici come Jacqueline Harpman esplorano le complessità psicologiche con romanzi come La plage d’Ostende (1991) mentre Amélie Nothomb, con il suo stile ironico e provocatorio, affronta temi universali come l’identità e la solitudine in opere come Stupeur et tremblements (1999). La letteratura belga francofona si caratterizza per una tensione costante tra ricerca identitaria ed esplorazione delle profondità umane. Dai racconti epici di De Coster alle sperimentazioni di Michaux, dalla prosa storica della Yourcenar alla narrativa psicologica di Nothomb, questa tradizione letteraria si conferma come una fucina di forme narrative originali. Oggi, autori come Jean-Philippe Toussaint e Thomas Gunzig continuano a rinnovarla, mantenendo quel dialogo tra radici locali e sguardo universale che ne fa una delle tradizioni più vitali d’Europa.
dal 14/04/2025 12:00 al 09/05/2025 13:00 (Europe/Berlin / UTC200)
Biblioteca Beato Pellegrino e Meeting room