Como cousa de encantamento
Mostra bibliografica
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- Como cousa de encantamento
- 2025-05-12T09:00:00+02:00
- 2025-06-02T23:59:00+02:00
- Mostra bibliografica
L'edizione 2025 del Día das Letras Galegas (17 maggio) è dedicata alla poesia di tradizione orale della regione autonoma della Galizia spagnola.
Per l'occasione la Biblioteca Beato Pellegrino ha allestito una mostra bibliografica in cui sono esposti alcuni libri sul tema, selezionati dal dottor Pedro Basalo Bembibre, del Centro di Studi Galeghi dell'Università degli Studi di Padova.
L'elenco dei libri selezionati è consultabile tramite la collezione creata appositamente per il catalogo GalileoDiscovery.
“COMO COUSA DE ENCANTAMENTO”: ORALITÀ, POESIA E MUSICA NELLA CULTURA GALEGA
Pedro Basalo Bembibre
“L’identità di una nazione si riflette meno nella sua politica che nelle storie che racconta” dicono Carlos Alvar e Jenaro Talens in Locus amoenus. Antología de la lírica medieval de la Península Ibérica. E, senza dubbio, il popolo galego è un devoto del raccontare e del cantare; basta fare attenzione al radicamento di leggende, racconti, poesie e canzoni nel suo immaginario colettivo.
Nonostante ciò, l’espressione artistica in galego conobbe storicamente periodi ostili e, di conseguenza, si rifugiò negli ambiti più umili. Così pellegrinaggi, filò, focolari, foliadas, lavatoi e altri spazi o avvenimenti comunitari accolsero e incoraggiarono la magia della creazione verbale e musicale.
Questo ricco patrimonio orale ha costituito da sempre una fonte d’ispirazione per scrittori e musicisti della Galizia (indipendentemente dalla lingua utilizzata). Se oggi conserviamo questa cultura tradizionale è perché ha superato un’esigente cernita generazione dopo generazione; ecco perché quell’insieme di sapere e storie rinvia a una paternità collettiva.
Da una parte, il racconto orale (o storytelling) è costante nella cultura popolare galega e, oltre ad acquisire professionalità negli ultimi decenni con spettacoli teatrali (come quelli di Quico Cadaval), ha lasciato anche la sua impronta nella letteratura scritta (ad esempio l’opera di Ánxel Fole). Si rilieva altresì l’influenza dell’oralità nello stile narrativo, evidente nella prosa di Álvaro Cunqueiro, che ingarbuglia la narrazione con dettagli minuziosi e irrilevanti, così come con digressioni che conferiscono una nota comica o meravigliosa a storie banali e quotidiane. Infatti, c’è chi identifica in quest’esotica miscela galega (che sfuma i confini tra le cose reali e quelle fantastiche) connessioni con il realismo mágico della letteratura ispanoamericana.
Dall’altra parte, l’ispirazione della poesia populare fu essenziale nella storia della letteratura galega, visto che persino in due occasioni rilanciò la pubblicazione di libri nella lingua auctotona dopo il silenziamento dei Secoli Bui e del franchismo, con Cantares gallegos (1863), di Rosalía de Castro, e Antífona da cantiga (1951), di Ramón Cabanillas, rispettivamente.
Il carattere poetico può connettere la letteratura orale degli strati sociali umili con la musica, passando dai fistores (poeti rurali senza formazione libresca) e i regueifeiros (improvvisatori di versi in dispute dialettiche) alle figure omaggiate quest’anno nel Giorno delle Lettere Galeghe: le cantareiras (donne che intonano canti popolari; e nel caso in cui siano accompagnate dal tamburello, pandeireteiras). Se i primi si caratterizzano per l’invenzione e l’improvvisazione partendo dalle forme popolari, le seconde sono l’archivio e la memoria viva di un repertorio musicale vastissimo. Sarebbe difficile spiegare la scena musicale contemporanea in galego senza far riferimento alla musica tradizionale, visto che le nuove generazioni di artisti (Baiuca, Caamaño & Ameixeiras, Fillas de Casandra, Mondra, Tanxugueiras) prendono quell’eredità culturale (soprattutto femminile) come base su cui creare le loro proposte.
Infine, in una società urbana così dominata dalla cultura scritta come la nostra è bene rivendicare l’importanza del sapere orale e dell’espressione artistica colettiva. Questa mostra bibliografica cerca di rendere visibile il filo di continuità tra arte popolare tradizionale e le espressioni artistiche contemporanee nella lingua propria della Galizia. Vale la pena sfuggire ai pregiudizi ereditati per poter aprezzare le sottigliezze della cultura popolare galega e così godere di essa “como cousa de encantamento” (‘come per incanto’).
dal 12/05/2025 09:00 al 02/06/2025 23:59 (Europe/Berlin / UTC200)