La biblioteca
La biblioteca Centrale di Ingegneria
La biblioteca Centrale di Ingegneria conserva i patrimoni librari di diversi istituti afferenti alla Scuola di Ingegneria e fondi donati da privati e da docenti. Nelle acquisizioni correnti la collezione privilegia l'area scientifico disciplinare di ingegneria civile e architettura, e, con differenti livelli di approfondimento, copre le seguenti materie: ingegneria civile, edile e ambientale, ingegneria idraulica e sanitaria, tecnica delle costruzioni, geotecnica, infrastrutture e trasporti, ingegneria chimica, architettura e urbanistica.
Sono acquisiti tutti i testi consigliati per gli insegnamenti dei corsi di laurea di ingegneria civile e architettura.
La Biblioteca Centrale di Ingegneria ha sede nell'edificio progettato da Daniele Donghi nel 1910.
Sin dal suo insediamento, nel 1920, negli spazi espressamente dedicati dal Donghi a questa funzione, ebbe il ruolo di Biblioteca Centrale con il compito di raccogliere le raccolte librarie sparse nei vari istituti, gabinetti e laboratori sorti sin da dalla fine dell'800 nell'ambito della Scuola di Ingegneria.
Oltre a questo patrimonio raccoglie e conserva tuttora lasciti di professori dell'Ateneo e di privati. Ha subìto negli anni cambiamenti strutturali e alcune fasi di riordino e risistemazione: negli anni '60 si è ampliata attraverso la dotazione di nuove strutture e di locali per la consultazione; agli inizi degli anni '70, su proposta del Prof. Augusto Ghetti, ha istituito una Sezione Antiquaria; negli anni '80, infine, ha aggregato alla biblioteca spazi dell'ex Dipartimento di Idraulica trasformati nel deposito a torre denominato Silos costituito da una struttura autoportante di scaffali in ferro su tre piani.
Il Prof. Attilio Adami, docente di Ingegneria Civile e direttore della biblioteca dal 1996 al 2004, ha curato una presentazione della biblioteca raccolta in una pubblicazione dal titolo "Breve storia della Biblioteca Centrale della Facoltà d’Ingegneria dell’Università di Padova in occasione dei settantacinque anni dalla sua istituzione (1920-1995)".
Per un approfondimento ti presentiamo una raccolta di pubblicazioni sulla storia dell'edificio e della Scuola di Ingegneria.
La biblioteca "Enrico Bernardi"
Presso la sede "Enrico Bernardi" le collezioni coprono, con differenti livelli di approfondimento le seguenti aree disciplinari: meccanica del volo, costruzioni e strutture aerospaziali, impianti e sistemi aerospaziali, fluidodinamica, propulsione aerospaziale, macchine a fluido, sistemi per l'energia e l'ambiente, fisica tecnica industriale, fisica tecnica ambientale, misure meccaniche e termiche, meccanica applicata alle macchine, progettazione meccanica e costruzione di macchine, disegno e metodi dell'ingegneria industriale, tecnologie e sistemi di lavorazione, impianti industriali meccanici, fisica dei reattori nucleari, impianti nucleari, misure e strumentazione nucleari, metallurgia, ingegneria economico-gestionale.
L'Istituto di Macchine, fondato da Enrico Bernardi nel 1867, con sede in via Marzolo, non disponeva inizialmente di una vera e propria biblioteca, data la vicinanza con la Biblioteca Centrale di Ingegneria. Erano conservate solo poche centinaia di libri e alcune riviste acquistate dai docenti e non accessibili al pubblico.
Agli inizi degli anni '70 il preside della Facoltà di Ingegneria incaricò alcuni docenti per ogni settore disciplinare di selezionare presso la biblioteca Centrale di Ingegneria i libri d'interesse per il loro ambito di ricerca. Quelli inerenti la meccanica vennero quindi trasferiti nel 1974-1975 nella nuova sede di via Venezia, al terzo piano, dando vita alla prima vera e propria biblioteca d'Istituto con annessa sala di lettura. Qui rimase per più di 30 anni, diventando Biblioteca del Dipartimento di Ingegneria Meccanica con la dipartimentazione avvenuta nel 1988 e incamerando anche i libri e le riviste dell'ex Istituto di Meccanica Applicata alle Macchine.
Dal 2002 la Biblioteca cominciò a gestire anche il patrimonio librario del Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale.
Nel 2007 si trasferì al piano terra nella nuova sede a scaffale aperto e dal 2009 è intitolata a Enrico Bernardi, docente, fondatore e direttore dal 1879 al 1915 dell'Istituto di Macchine, nonché geniale inventore che, fra le altre cose, brevettò la prima automobile italiana con motore a scoppio.
Il museo con le sue opere si trova nello stesso edificio sempre al piano terra.
Da visitare: il Museo di Macchine "Enrico Bernardi".
Da leggere: per un approfondimento sull'opera del Prof. Enrico Bernardi a cui è intitolata la biblioteca, suggeriamo la lettura del libro "Enrico Bernardi e il suo contributo alla creazione dell’automobile".
Contenuti multimediali: Phaidra Collezioni digitali - Archivio di Enrico Bernardi.
La biblioteca "Giovanni Someda"
Presso la sede "Giovanni Someda" le collezioni coprono, con differenti livelli di approfondimento le seguenti aree disciplinari: elettrotecnica, convertitori, macchine e azionamenti elettrici, sistemi elettrici per l'energia, bioingegneria industriale, elettronica, campi elettromagnetici, telecomunicazioni, automatica, sistemi di elaborazione delle informazioni, bioingegneria elettronica e informatica, misure elettriche e elettroniche.
La storia della biblioteca è parallela all'evoluzione dell'Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica che trae le sue origini dalla cattedra di Elettrotecnica fondata presso la Facoltà di Ingegneria nel 1903.
Nel 1966 l'Istituto s'insedia nell'attuale edificio dove è aperta al pubblico la biblioteca che raccoglie parte del patrimonio bibliografico relativo alle discipline dell'ingegneria elettrica ed elettronica precedentemente conservato presso la biblioteca Centrale della Facoltà di Ingegneria.
Nel 1983 l'Istituto di Elettrotecnica ed Elettronica si scinde e dà origine al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e al Dipartimento di Elettronica e Informatica a cui è affidata la gestione della biblioteca. Nel 2002 il Dipartimento di Elettronica e Informatica assume la denominazione di Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione.
Nel 2005 la gestione professionale della biblioteca è affidata al personale del Centro di Ateneo per le Biblioteche mentre rimane in capo al Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e al Dipartimento di Ingegneria Elettrica il coordinamento scientifico e la gestione tecnica.
Nel 2007 la biblioteca è completamente rinnovata divenendo a scaffale aperto e dal 2009 è intitolata all'illustre Prof. Giovanni Someda, personalità eminente nel campo dell'ingegneria, sia per la sua opera di docente e di maestro presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova, sia per quella di progettista e di amministratore di società industriali pubbliche e private dal 1924 al 1972.
Per un approfondimento sull'opera del Prof. Giovanni Someda a cui è intitolata la biblioteca, suggeriamo la lettura del libro scritto dal Prof. Lorenzo Maranesi intitolato "Giovanni Someda : (30 maggio 1901-31 marzo 1978)".