Non esiste una rivista Open Access nel mio ambito disciplinare
La Directory of Open Access Journals (DOAJ) elenca più di 20.000 riviste peer-reviewed e in Open Access: ce ne sono sicuramente anche nella tua disciplina. E c'è di meglio: circa il 65% di quelle riviste non ha APC!
Puoi anche consultare la pagina sulle Agevolazioni per l'Open Access nel portale del Sistema Bibliotecario di Ateneo, per capire se ci sono titoli compresi in contratti stipulati a livello locale o nazionale con gli editori
La Scienza Aperta non serve a niente
É decisamente il contrario! Gestire, preservare, condividere pubblicazioni e dati aiuta a promuovere la tua ricerca, le dà maggiore visibilità e consente la replica degli esperimenti mediante il riutilizzo dei materiali di ricerca.
Inoltre, favorisce il calo delle ritrattazioni e aumenta l'affidabilità della ricerca scientifica.
La Scienza Aperta non aumenta la mia visibilità
Al contrario! Diversi studi hanno dimostrato che le pubblicazioni ad Accesso Aperto sono più citate di quelle ad accesso chiuso. Questo vale anche per gli articoli che rendono disponibili i loro set di dati.
Dai un'occhiata a questo studio che mostra come il vantaggio nelle citazioni ricevute sia ancora maggiore se le pubblicazioni indicano il collegamento a dati di ricerca aperti.
La scienza è solo per i ricercatori. I cittadini non possono migliorare la mia ricerca
Ci sono molti esempi di successo su come il coinvolgimento dei cittadini ha portato a migliori risultati di ricerca!
In effetti, c'è un concetto completamente nuovo di Citizen Science, dai un'occhiata a questa presentazione!
L’Open Access è un complotto nei confronti degli editori
L'Open Access non è contro gli editori, ma semplicemente si oppone alle politiche di prezzo eccessive delle riviste favorendo una maggiore diversità di modelli di pubblicazione.
Trovo tutto in Google Scholar o chiedendo agli autori via email
Sì, ma attenzione: Google Scholar restituisce fin troppi risultati e al suo interno sono indicizzate anche riviste predatorie o di scarsa qualità! È meglio utilizzare motori di ricerca specializzati come BASE o CORE, che indicizzano le risorse ad Accesso Aperto.
Per quanto riguarda l'invio di un'e-mail all'autore... Qualsiasi ricercatore sarà felice di inviarti il suo lavoro. A patto che il loro indirizzo e-mail sia ancora in uso! Inoltre, non è molto sostenibile (immagina centinaia di persone che lo fanno).
Pubblicando in Open Access perderò il controllo sul mio lavoro
Niente di più falso! Le licenze Creative Commons garantiscono che tu sia riconosciuto come l’autore delle tue opere e ti permettono di definire precisamente come vuoi che vengano riutilizzati i prodotti derivati dalla tua attività di ricerca.
Gestire i dati della ricerca è solo burocrazia
La gestione dei dati garantisce la trasparenza e l'integrità della tua ricerca e aiuta ad anticipare i problemi tecnici o giuridici legati alla raccolta, all'utilizzo, alla conservazione e alla diffusione dei dati.
I miei dati sono troppo sensibili per essere diffusi
Non preoccuparti! Puoi garantire la riservatezza dei tuoi dati tramite interventi di anonimizzazione o aggregazione, oppure applicando un accesso limitato.
I dati dovrebbero essere il più aperti possibile e chiusi solo se necessario (as open as possible, as closed as necessary), ma potresti considerare di pubblicare solo i metadati, insieme ad una documentazione adeguata e al tuo ORCID.
Un piano di gestione dei dati è una parte essenziale del tuo ciclo di ricerca. Un DMP ti aiuta a riflettere su come stai archiviando i tuoi dati e ti assicura di poterli depositare in un trusted repository quando hai terminato la tua ricerca, conservandoli al sicuro, per sempre!
L'Open Science riguarda l'area STEM. Nell'area di scienze sociali e umane non interessa
Niente di più falso! L'Open Science può essere nata dalle discipline STEM, ma riguarda la scienza e
la conoscenza in generale, che si tratti di scienze sociali e umanistiche,
scienze della vita, matematica... tutto!
L’Accesso aperto dei dati di ricerca non è obbligatorio
É vero, sono molti i casi in cui i dati, soprattutto se grezzi, non devono e non possono essere diffusi.
Ma nei bandi dei maggiori enti finanziatori e dei grandi piani di supporto alla ricerca (Horizon Europe, ERC, Marie Skłodowska-Curie Actions, PNRR) sono presenti vari livelli di obbligatorietà sull'Accesso Aperto e la disseminazione dei dati di ricerca.
Niente affatto! L'Open Science vuole restituire le redini della scienza agli accademici
e rendere la ricerca più responsabile, riproducibile e trasparente.
Dalla raccolta e conservazione dei dati alla pubblicazione e al riutilizzo
di materiali e risultati, la Scienza Aperta fa parte di ogni fase del ciclo di ricerca.
Gli archivi non sono tutti uguali e ci vuole un po’ di tempo per abituarsi, ma la maggior parte dei repository forniscono informazioni chiare sulle loro caratteristiche e mettono a disposizione degli utenti istruzioni dettagliate per il deposito e il riutilizzo dei contenuti.
Perché non cominci ad esplorare oggi gli archivi della tua istituzione?
Trovi qui la guida a Research Data Unipd e qui la guida al deposito degli allegati in Padua Research Archive (IRIS).
Tutto è al sicuro sul mio hard disk
Attenzione! Puoi perdere i tuoi dati più facilmente di quanto pensi!
Una facile regola da applicare è "3-2-1": fai 3 copie dei tuoi dati su 2 diversi supporti di archiviazione e conservane 1 in un luogo diverso.
Scopri Research Data Unipd l’archivio multidisciplinare di Ateneo per conservare i dati finali della tua ricerca.
Deposito già le mie opere su ResearchGate
Cerca di capire chi possiede la piattaforma che stai utilizzando e se si tratta di una fonte senza scopo di lucro. I repository ad Accesso Aperto sono più affidabili dei siti di social network accademici, specialmente quando si tratta di rispettare i tuoi dati personali e i tuoi diritti d'autore.
Non è vero! Puoi depositarli in un archivio affidabile come Zenodo o quello della tua istituzione, allegarli ad un articolo come materiale supplementare o presentarli in un data paper.
Guarda la video guida al deposito in Research Data Unipd , il repository istituzionale della tua Università per i dati della ricerca. Vedrai che è facile!
La mia ricerca è riservata
È raro, ma capita che la ricerca sia riservata ad esempio a causa di contratti con le imprese o quando si fa ricerca su dati e argomenti sensibili!
Tuttavia, la ricerca finanziata con fondi pubblici dovrebbe essere di libero accesso.
Approfondisci policy e mandati degli enti finanziatori e dell’Università di Padova sull’Accesso Aperto a documenti e dati.
Una tesi in Accesso Aperto ha meno possibilità di essere pubblicata
Ne sei proprio sicuro?
In realtà gli editori non considerano le tesi come una pre-pubblicazione, perciò accettano che qualche capitolo venga riscritto in forma di articolo e sottomesso alle proprie riviste. Nelle Scienze Umanistiche è anche frequente che vengano pubblicate intere tesi, rielaborate per assumere la forma “libro”.
A questo proposito, ricordati che la legge italiana sul diritto d’autore protegge la forma e non l’idea, che può essere espressa in mille modi.
E sappi che ci sono editori che offrono specifiche piattaforme proprio per la pubblicazione delle tesi!.
L'Open Science riguarda la pubblicazione ad Accesso Aperto
È vero che l'Open Access è un aspetto cruciale della Scienza Aperta... ma non è l'unico!
L’Open Science è ovunque e comprende: Open Data, Open Peer Review, Open Notebook, Citizen Science, codici Open Source, Open Educational Resources, Open Research Infrastructure e molto altro.
Abbastanza giusto! Ma hai a tua disposizione le bibliotecarie e i bibliotecari del Gruppo di Supporto alla Ricerca, i tecnologi di ricerca dell’Ufficio Ricerca Internazionale, esperti di proprietà intellettuale e del GDPR.
Contatta il Servizio Aiuto del Sistema Bibliotecario di Ateneo per fare le tue domande in materia di Open Access, diritto d’autore, gestione dei dati… e ogni altra cosa di cui potresti aver bisogno!
Se deposito i dati grezzi in un archivio aperto altri ricercatori potrebbero usarli prima di me
Puoi sempre limitare il riutilizzo di (parti) dei tuoi dati applicando licenze d’uso più o meno restrittive oppure utilizzando un embargo.
In questo modo gli altri vedranno che hai raccolto dati, se sono interessati possono contattarti, ma non possono usarli se non hanno il tuo permesso.
Insomma, hai tu il controllo!
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